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Lettera dal carcere

5 Giugno 2010
Saluto di cuore voi, cari amici, con affetto e nostalgia, e vi abbraccio. E´ davvero una bella cosa - anche se dopo un intervallo così lungo - potervi salutare, e poter raggiungere i vostri cuori con le mie frasi! Questo è il mio quinto incontro con le dita di ferro [frase metaforica per dire che è la sua quinta detenzione in prigione, intendendo "sbarre" con l´espressione "dita di ferro". NdT].
Non si può descrivere la prigione. Nessuna parola o frase conosciuta è sufficiente per descrivere la prigione. E´ difficle comprendela senza averla vissuta. La prigione è come un pozzo nero. Trasformare questa oscurità in luce è la lotta più ardua che ci sia. Ma possiamo illuminare questo pozzo oscuro educando noi stessi, illuminandoci tramite un miglior utilizzo del tempo che trascorriamo qui.
La mia situazione, complessivamente, è buona. La mia salute ed il mio morale sono in condizioni positive. La mia unica angustia è di essere molto lontano dalla mia terra, dalla mia città...
Qui mi trovo recluso per una denuncia relativa ad Antalya e per un'altra relativa a Diyarbakir [vale a dire: per due distinti procedimenti penali, che si riferiscono a fatti distinti, ed aventi come sede giudiziaria l´uno il tribunale di Antalya e l´altro quello di Diyarbakir - NdT]. Cioè, sono stato rinchiuso per due fascicoli. Dopo essere stato incriminato qui, sarò trasferito a Diyarbakir. E´ ovvio che il fatto di andare a Diyarbakir mi fa assai piacere. Già da adesso son qui che aspetto...
Le speranze ed i sogni sono ciò che mantiene in vita un essere umano che si trova rinchiuso dietro le sbarre di una prigione. I miei sogni sono grandi, e credo, con tutto il mio cuore, che sicuramente un giorno si realizzeranno. Nulla è senza un suo prezzo. Il prezzo di un domani bello e libero che sognamo, è certamente molto caro. Durante il corso della storia questo prezzo noi kurdi l´abbiamo pagato continuamente e continuiamo tuttora a pagarlo.
Fuori, la guerra si inasprisce sempre di più. Da ogni parte, arrivano i corpi degli uccisi e si continua ad andare nei cimiteri. I giovani crescono con i cuori in fiamme. Ci attende un futuro rovente. Davvero molto difficile. Purtroppo queste terre vedranno ancora molto sangue...! Viviamo in un Paese davvero strano. E la cosa dura da ormai molto tempo. [...] Gli approcci sinora adottati non fanno che aggravarlo ed allontanarne la soluzione. Purtroppo le parole che vengono dette non sono cambiate.
In conclusione, comunque vadano le cose, noi non perderemo le nostre speranze. E non ci arrenderemo. Queste terre già da molto tempo hanno maturato il loro diritto a giorni migliori. La guerra è stata grande, anche la pace deve esserlo. Viviamo in un´area geograficha che è stata nell´occhio del ciclone, non sarà certo facile portare la pace in quest' area. Ma indubbiamente la PACE un giorno arriverà. E´ assolutamente sicuro che questa pace verrà, non foss´altro per il fatto che voi stessi siete in grado di percepire le sofferenze di un popolo diverso dal vostro, che vive a chilometri e chilometri di distanza...!
"La virtù più grande dell´umanità è sentire le sofferenze dei popoli oppressi, ed essere anche solo un po´ compartecipi di tali sofferenze". Ragion per cui voi per me siete persone di grande valore.
Vi esprimo tutto il mio affetto e vi saluto di cuore. Alaaddin.

Progetto "Oltre le sbarre"


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ultimo aggiornamento: 8-Dic-2010